Sei alla ricerca di un dietista, magari consigliato dal tuo medico curante, oppure semplicemente perchè desideri migliorare il tuo stato di nutrizione e le tue abitudini alimentari, ma hai mille domande su come si svolge una visita dietistica e in cosa consiste?
Allora sei nel posto giusto, in questo articolo ti spiego meglio in cosa consiste la visita con me.
Innanzitutto mi presento, sono Sara, Dietista specialista in Counseling nutrizionale e da anni ormai aiuto le persone che si rivolgono a me in ambulatorio, in particolare le donne, ad integrare i principi di un’alimentazione adeguata all’interno della loro quotidianità, distaccandomi dal metodo generico “prescrittivo” di dieta.

Indice
Cos’è la Visita Dietistica?
La visita dietistica è un momento fondamentale per chiunque desideri prendersi cura della propria salute attraverso un’alimentazione equilibrata e personalizzata.
Si tratta di una consulenza specialistica, rivolta, al contrario di quello che spesso si pensa, non solo a chi intende perdere peso, ma è indicata anche per coloro che vogliono prevenire l’insorgenza di patologie croniche, migliorare il proprio stato di benessere generale o gestire condizioni cliniche già diagnosticate;
Potremmo dire che ognuno di noi potrebbe avere la necessità di affidarsi ad un dietista in qualche fase della propria vita, sia nell’ottica di prevenzione che nel trattamento di alcune patologie;
Attraverso un approccio scientifico e personalizzato, il dietista è l’operatore sanitario in grado di fornire indicazioni precise su come migliorare le abitudini alimentari, tenendo conto delle necessità specifiche di ogni paziente.
A cosa serve la Visita Dietistica?
La visita dietistica ha diversi obiettivi.
Innanzitutto, è uno strumento essenziale per prevenire e gestire patologie correlate all’alimentazione.
Tra queste troviamo obesità, diabete mellito di tipo 2, ipertensione arteriosa, dislipidemie (alterazioni dei livelli di colesterolo e trigliceridi), patologie del tratto gastroenterico come reflusso gastroesofageo o sindrome del colon irritabile, e stati di malnutrizione, sia per difetto che per eccesso.
Inoltre, è particolarmente utile per chi si trova in condizioni fisiologiche particolari, come gravidanza, allattamento, menopausa o fasi di intensa attività sportiva.
In questi casi, un piano alimentare adeguato può fare la differenza nel garantire il corretto apporto di nutrienti, migliorare la qualità della vita e favorire il raggiungimento di specifici obiettivi di salute.
Per chi soffre di patologie croniche, il Dietista, aiuta a integrare la terapia medica con un approccio nutrizionale mirato, migliorando l’efficacia dei trattamenti, in questo caso sarà necessario avere la prescrizione medica o in alternativa compilare questo fac-simile da parte del tuo medico curante;
Come funziona la Visita Dietistica?
La visita si articola in diverse fasi, ognuna delle quali è mirata a raccogliere informazioni specifiche per elaborare un piano nutrizionale personalizzato.
1. Anamnesi preliminare
La prima fase consiste nell’anamnesi, durante la quale si raccolgono informazioni dettagliate sullo stato di salute del paziente. Vengono analizzati i dati clinici, la storia medica personale e familiare, eventuali terapie farmacologiche in corso, e gli stili di vita, come il livello di attività fisica e le abitudini quotidiane.
2. Analisi ponderale
Durante questa fase, cerco di individuare eventuali cause dell’aumento o della perdita di peso. Attraverso domande mirate, si esplora se le variazioni di peso siano legate a condizioni particolari, eventi stressanti o cambiamenti nello stile di vita.
Si esplora anche l’eventuale presenza di precedenti tentativi di dieta, valutandone gli esiti e le difficoltà riscontrate.
3. Anamnesi alimentare
Un altro passaggio importante è l’anamnesi alimentare, volta a comprendere le abitudini e le tue preferenze alimentari.
Questa fase include domande dettagliate sui cibi consumati abitualmente, sulla frequenza dei pasti, sulle modalità di preparazione degli alimenti e sull’assunzione di snack o bevande al di fuori dei pasti principali. Tale analisi permette di individuare eventuali errori alimentari e di stabilire insieme i punti su cui intervenire.
4. Esame obiettivo
Successivamente, si procede con l’esame obiettivo. Attraverso la misurazione di altezza, peso e circonferenze corporee, viene calcolato l’Indice di Massa Corporea (IMC), un parametro fondamentale per valutare la presenza di sovrappeso, obesità o sottopeso. Dopodichè utilizziamo un bioimpedenziometro per l’esame strumentale, per determinare la composizione corporea in termini di percentuale di massa grassa, massa magra e acqua corporea.
5. Valutazione degli esami ematochimici
Se disponi di esami ematochimici recenti (come analisi del sangue o delle urine), si valutano, su indicazione medica, per individuare eventuali squilibri o carenze nutrizionali.
Se necessario, possono essere prescritti ulteriori esami da parte del tuo medico curante di riferimento.
6. Elaborazione del piano nutrizionale
Al termine della visita, il paziente riceve via mail o personalmente le indicazioni nutrizionali, elaborate sulla base delle informazioni raccolte, dopo 5-7 giorni lavorativi dalla prima visita;
Il piano alimentare tiene conto delle esigenze specifiche del paziente, dei suoi obiettivi di salute e delle sue preferenze personali, con l’obiettivo di garantire un’alimentazione sostenibile nel tempo.
Il follow-up
La visita iniziale rappresenta solo il primo passo di un percorso che richiede monitoraggio e aggiustamenti periodici.
Gli incontri di follow-up sono essenziali per valutare i progressi, risolvere eventuali difficoltà e adattare il piano nutrizionale alle esigenze in evoluzione del paziente.
Personalmente, non amo parlare di “controlli” dopo la prima visita, perchè, già solamente il termine porta con sè un significato di “giudizio”; Al contrario, le visite successive hanno la funzione di confrontarsi con il paziente, monitorando i progressi e le difficoltà che si presentano durante il percorso.
Sono previste norme di preparazione?
Per garantire il massimo della precisione durante la visita, è consigliato che il paziente porti con sé eventuali referti medici recenti, come esami ematochimici o altri accertamenti diagnostici. Questo permette al professionista di avere un quadro più completo della situazione clinica e di elaborare indicazioni nutrizionali più mirate.
In alcuni casi, possono essere richieste ulteriori norme di preparazione, come essere a stomaco vuoto in caso di esame bioimpedenziometrico nelle ore precedenti alla visita o mantenere un diario alimentare per alcuni giorni. Per maggiori dettagli, è possibile contattare lo studio per eventuali chiarimenti.
Chiaramente, queste fasi della visita sono puramente indicative per darti un’idea in cosa consiste, è chiaro che il tutto deve essere personalizzato sulla base delle condizioni cliniche del paziente (penso ad una sfera delicata di patologie quali i disturbi dell’alimentazione e nutrizione), in cui ogni fase può e deve subire alcuni accorgimenti fondamentali.
In Conclusione
La visita dietistica è un’opportunità preziosa per migliorare la salute e il benessere attraverso un percorso personalizzato e scientificamente fondato.
Che si tratti di prevenire patologie, gestire condizioni croniche o semplicemente acquisire abitudini alimentari migliori, il supporto di uno specialista rappresenta un investimento sulla propria salute, con benefici che possono durare tutta la vita.
Iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e contenuti personalizzati.
Se desideri invece, una consulenza personalizzata sulle tue abitudini e sul tuo stile di vita, richiedi informazioni compilando il form indicato.