Il counseling nutrizionale rappresenta un pilastro cruciale nel promuovere la salute e il benessere della persona.
“Sono a dieta da una vita…”
Quante volte ho sentito questa frase durante le prime visite in ambulatorio.
Approfondendo il discorso durante l’anamnesi spesso il paziente riporta tutti i precedenti tentativi dietetici effettuati per svariate ragioni.
Ma hai mai pensato cosa realmente non è andato in quei “percorsi” precedenti? Quante volte ti sei sentito trattato come “uno dei tanti” in sala d’attesa o etichettato come una patologia da dover trattare?
Quante volte ti è stato consegnato un semplice schema dietetico con porzioni, numeri, magari distante dalle tue reali abitudini?
Quante volte questo schema ha determinato un’inflessibilità nelle tue abitudini alimentari e nel complesso nel tuo stile di vita?
Ti hanno mai trasmesso informazioni di base di EDUCAZIONE ALIMENTARE prima ancora di parlare di dieta?
Hai mai realmente riflettuto sulla tua relazione esistente con il cibo e con il corpo?
Sei mai stato realmente ASCOLTATO? Hai instaurato un rapporto di fiducia con chi ti ha seguito o semplicemente eri seduto su quella sedia perche “dovevi”?
Spero che queste domande ti facciano riflettere su alcuni aspetti che vengono poco considerati, l’alimentazione è un mondo, e spesso quello che serve non è essere ingabbiati in regole ferree, ma avere delle informazioni di base che ci permettano di vivere in serenità e in stato di salute ogni nostra giornata.
Mi presento, sono Sara, Dietista specialista in Counseling nutrizionale e da anni ormai aiuto le persone che si rivolgono a me in ambulatorio, in particolare le donne, ad integrare i principi di un’alimentazione adeguata all’interno della loro quotidianità, distaccandomi dal metodo generico “prescrittivo” di dieta. Se sei alla ricerca di una guida per gestire la tua alimentazione di base e non sai da dove iniziare, se sei letteralmente “a dieta da una vita” e vorresti mettere fine imparando ad integrare i principi di un’alimentazione bilanciata al tuo stile di vita, con l’intento di ottimizzarlo, allora leggi questo articolo. Ti guiderò alla scoperta del Counseling Nutrizionale, spiegandoti di cosa si tratta e quanto può essere funzionale integrarlo all’interno di un percorso, in modo che non sia più la classica “dieta” la protagonista, bensì da diventare tu stesso/a il/la reale protagonista del cambiamento.
Indice
Il counseling nutrizionale si configura come un modello di intervento altamente innovativo che sfrutta le competenze, le abilità e le tecniche del counseling per promuovere e trasmettere le fondamenta di una corretta alimentazione. Tale approccio non solo mira a fornire informazioni sulla nutrizione, ma anche a lavorare sulle motivazioni, le emozioni e gli atteggiamenti legati all’alimentazione, con l’obiettivo di determinare una consapevolezza profonda e duratura riguardo alle scelte alimentari.
E’ un approccio che si fonda su solide basi scientifiche e che, al contempo, pone un’enfasi notevole sulla comunicazione e sulla costruzione di relazioni di cura significative. Il suo obiettivo principale è affrontare una delle sfide più comuni che le persone incontrano quando cercano di modificare il proprio stile alimentare: il mantenimento dei risultati ottenuti nel tempo.
In cosa si differenzia?
Nelle diete tradizionali, spesso le persone si trovano a dover seguire indicazioni alimentari estremamente rigide, spesso in netto contrasto con le loro abitudini radicate nel corso degli anni. Questo rigore eccessivo può creare progressivamente una serie di difficoltà, che alla fine portano all’abbandono della dieta stessa, con il risultato di riprendere il peso perso (e forse di più) e di ritornare velocemente alle vecchie abitudini alimentari poco salutari.
Al contrario, il Counseling Nutrizionale abbraccia un approccio completamente diverso: la persona non affida la sua salute esclusivamente all’esperto, ma è coinvolta in modo attivo nel processo di cambiamento. La dieta non è più vista come un insieme di regole da seguire rigidamente, ma piuttosto come un viaggio di apprendimento, conoscenza e trasformazione che si sviluppa nel tempo, tenendo conto delle specifiche esigenze e preferenze del singolo individuo.
Il Counseling nutrizionale mette la persona al centro dell’attenzione e la trasforma da un soggetto passivo (come avviene nelle diete tradizionali) in un “protagonista” centrale che, insieme al dietista-counselor, contribuisce attivamente a plasmare il proprio nuovo stile alimentare.
Questo nuovo approccio nutrizionale spinge il dietista a concentrarsi sulla persona e ad esplorare, attraverso una relazione empatica e un dialogo privo di giudizi, come quella persona con le sue caratteristiche uniche possa realmente adottare il nuovo modello alimentare.
Nel contesto del counseling nutrizionale, operatore e paziente affrontano insieme le sfide e cercano soluzioni attraverso la creazione di strategie personalizzate. Nel corso dei percorsi, si pongono in risalto i punti di forza del paziente, si affrontano i momenti critici e si superano le fasi più delicate, partendo dal presupposto che non è sempre semplice affrontare un cambiamento nello stile di vita.
Questo approccio permette di ottenere risultati più duraturi e significativi, poiché il paziente è coinvolto attivamente nel processo e acquisisce le competenze necessarie per mantenere nel tempo le abitudini alimentari positive che ha sviluppato.

Un po’ di storia…
Il termine “counseling” viene coniato nei primi anni del XX secolo negli Stati Uniti; Successsivamente, ha abbracciato l’idea di sviluppo delle potenzialità globali dell’individuo, noto come “educational counseling.”
Dal 1970 in poi, ha continuato ad evolversi grazie al contributo di molte professioni e all’espansione della “psicologia del benessere,” basata su una concezione ottimistica dell’essere umano. Successivamente, questa pratica è stata adottata in vari contesti sanitari, inclusi la promozione della salute, la prevenzione delle malattie, la comunicazione di diagnosi, la pianificazione terapeutica, la gestione di crisi, l’adattamento alla patologia e la preparazione all’inabilità.
Esistono diverse definizioni consolidate di counseling, tra cui quelle proposte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’autore Philip Burnard. In generale, è un processo decisionale e di risoluzione dei problemi che coinvolge un “operatore” e un “cliente.”
L’operatore è un professionista esperto, imparziale e competente, in grado di ascoltare, sostenere e guidare il paziente attraverso il dialogo e l’interazione. Questo aiuta le persone a comprendere, affrontare e risolvere problemi e disagi psicosociali in modo razionale. Il counseling è intenso, mirato, a breve termine e specifico, contribuendo così al benessere della persona.
Nel contesto nutrizionale, mira ad assistere il paziente nelle decisioni personali legate allo stile di vita, comprese le scelte relative all’alimentazione e all’attività fisica. Si tratta di un processo relazionale tra il dietista-counselor e il paziente basato sul dialogo, con l’obiettivo di fornire opportunità e supporto per lo sviluppo delle risorse individuali e la promozione del benessere.
La qualità della relazione, caratterizzata da umanità, calore, intensità e professionalità, è fondamentale per instaurare fiducia e garantire la collaborazione a lungo termine.
Si avvale di una vasta gamma di orientamenti teorici ed approcci, tra cui l’approccio centrato sulla persona, l’approccio psicodinamico, quello comportamentale, cognitivo ed esistenziale.
L’approccio centrato sulla persona, si basa sulle teorie di Carl Rogers riguardanti il cambiamento terapeutico. Questa prospettiva pone l’accento sulla capacità innata del paziente di comprendere le proprie necessità e risorse, sottolineando che è l’individuo stesso a definire il percorso di cambiamento.
Il ruolo del dietista consiste nell’agevolare il cambiamento in linea con la volontà autonoma del paziente, promuovendo la consapevolezza di sé e dei significati soggettivi. La relazione tra dietista e paziente riveste un ruolo fondamentale, poiché crea un contesto empatico che offre al paziente nuove opportunità di cambiamento.
Quali sono gli approcci?
L’approccio psicodinamico si basa sulla teoria freudiana e si concentra su problemi emotivi e meccanismi di difesa inconsci del paziente. Il passato e i processi di difesa sono cruciali per comprendere il comportamento attuale del paziente.
Il counselor psicodinamico cerca di stabilire connessioni tra il passato e il presente, sviluppando una maggiore comprensione dei conflitti interni e dei meccanismi di difesa utilizzati dal paziente. Questo approccio è spesso utilizzato per affrontare condizioni come la depressione, l’ansia e i disturbi alimentari.
Gli approcci cognitivi e cognitivo-comportamentali mirano a insegnare al soggetto metodi e tecniche per correggere comportamenti inadeguati o sintomatici, o per migliorare le abilità personali. Questi interventi includono l’apprendimento di tecniche di problem-solving, strategie per la gestione della vita quotidiana, pianificazione degli obiettivi personali, sviluppo delle abilità di comunicazione e tecniche di brainstorming.
Il counseling può variare in base al numero di partecipanti (individuale o di gruppo), al contesto (psicologico, aziendale, ospedaliero) e all’ambito (comunitario, lavorativo, sociale, sociosanitario). Le applicazioni del counseling sono diverse e comprendono campi come il counseling medico-sanitario e sociale.
Nel contesto medico e sanitario, il counseling è impiegato per coinvolgere i pazienti nei processi di cura, offrendo supporto e sostegno durante le diverse fasi di diagnosi e trattamento. Nel contesto nutrizionale, il counseling svolge un ruolo chiave nel motivare il cambiamento delle abitudini alimentari e nello sviluppo di piani dietetici personalizzati, contribuendo in modo significativo alla promozione della salute individuale.
La collaborazione tra il paziente e il dietista-counselor è un elemento fondamentale in questo percorso. Insieme, vengono esplorate le difficoltà che possono emergere durante il passaggio verso un nuovo stile alimentare e si lavora insieme per individuare soluzioni personalizzate.
Questo approccio orientato alla persona non solo tiene conto delle esigenze specifiche e delle preferenze del paziente, ma consente anche di approfondire aspetti spesso trascurati nell’ambito nutrizionale, ma cruciali per le scelte alimentari.
In quali situazioni è indicato il Counseling nutrizionale?
- Cambiamenti del proprio stile di vita: Quando si verificano cambiamenti significativi nella vita di una persona, come un cambio di lavoro, di residenza o nell’ambito familiare. Adattare l’alimentazione a questi nuovi contesti è essenziale per evitare abitudini alimentari scorrette.
- Patologie: Quando le persone affrontano condizioni di salute specifiche, come l’ipertensione, il diabete o problemi cardiaci, è fondamentale apportare modifiche significative alla propria alimentazione. Il Counseling Nutrizionale offre un sostegno prezioso in questi casi.
- Disturbi Alimentari: Il counseling nutrizionale offre un approccio relazionale adatto per coloro che affrontano disturbi alimentari, offrendo sostegno sia come parte integrante della terapia che come passo successivo a un percorso di trattamento specifico.
- Terza Età: Nell’anzianità, adattando nuove richieste di stile di vita ai cambiamenti fisici e mentali.
- Sovrappeso/Obesità: Il percorso di Counseling Nutrizionale offre un’opportunità concreta per coloro che desiderano modificare la propria condizione di sovrappeso o obesità e imparare a mantenere i risultati ottenuti.
- Mondo femminile: Le fasi fisiologiche come la gravidanza, l’allattamento o la menopausa richiedono un adattamento dell’alimentazione per affrontare questi cambiamenti in maniera equilibrata.
- Bambini e adolescenti: L’adolescenza è un periodo di crescita fisica e di cambiamenti psicologici ed emotivi. L’alimentazione riveste un ruolo fondamentale in questa fase e il Counseling Nutrizionale può contribuire ad una crescita equilibrata.
In conclusione
Il counseling nutrizionale rappresenta un approccio innovativo e centrato sulla persona, che va oltre i rigidi schemi delle diete tradizionali. Questo metodo coinvolge attivamente il paziente, promuovendo una comprensione profonda delle motivazioni, emozioni e atteggiamenti legati all’alimentazione.
Attraverso una relazione empatica e un dialogo aperto, il dietista-counselor collabora con il paziente per sviluppare strategie personalizzate che affrontano le sfide quotidiane. Questo approccio, basato su solide basi scientifiche e su vari orientamenti teorici, consente di ottenere risultati duraturi e significativi, migliorando non solo le abitudini alimentari ma anche il benessere generale del paziente.
Il counseling nutrizionale è quindi un percorso di crescita personale e consapevolezza che mira a integrare i principi di un’alimentazione equilibrata nella vita quotidiana, ottimizzando lo stile di vita complessivo del paziente.
Quello che faccio in prima visita è proprio cercare di capire il mondo della persona che ho di fronte, le sue aspettative, le sue esigenze e i suoi bisogni perche non è fattibile essere a dieta da una vita. la vita non è fatta per “stare a dieta” ma piuttosto per vivere al meglio delle nostre possibilità grazie a corrette abitudini alimentari ed un corretto stile di vita di base.
Il mio obiettivo è quello di accompagnare le persone in questo viaggio di cambiamento, offrendo loro supporto e competenze per abbracciare un nuovo stile alimentare in modo sostenibile. L’ attenzione è rivolta alle esigenze e alle aspettative individuali, collaborando al fine di creare un percorso di cambiamento su misura per ciascun paziente.
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