Yogurt e candida, quale relazione?
yogurt e candida

Prima di iniziare, esiste veramente una “dieta” contro la candida? I pazienti che mi conoscono sanno perfettamente che abbiamo delle Linee guida su cui fare affidamento, utilizzate da noi professionisti. E’ corretto specificare che, al contrario delle informazioni confusionarie di cui spesso si sente parlare, non esiste una vera e propria dieta per coloro che soffrono di candida, tuttavia le indicazioni sono fondate su un’alimentazione bilanciata ed equilibrata al fine di ripristinare una condizione di eubiosi intestinale e alleviare la sintomatologia di chi ne soffre; Tra queste, spesso si parla della relazione tra yogurt e candida.

La candida è un tipo di lievito che normalmente colonizza le mucose del nostro organismo, come quelle intestinali, vaginali e orofaringee, senza causare problemi significativi. Tuttavia, questi lieviti possono diventare patogeni opportunisti, il che significa che possono causare malattie solo in specifiche circostanze. Tra queste si ricordano cali nei sistemi di difesa del corpo, come il sistema immunitario, oltre a squilibri nella flora batterica lattobacillare, che sono responsabili della creazione di un biofilm protettivo. Quando si verificano tali squilibri, si instaura una condizione chiamata disbiosi, che favorisce l’aggressività della candida.

Questo significa che la candida, in condizioni normali, è un commensale innocuo del nostro organismo, ma in presenza di opportune condizioni diventa patogena.

Per esempio, un’immunità compromessa a causa di malattie croniche, l’assunzione prolungata di antibiotici che altera la flora batterica intestinale, una dieta ricca di zuccheri semplici che alimenta la crescita di candida, possono tutti favorire il passaggio della candida da una forma di lievito innocua a un patogeno invasivo. È importante notare che il nostro corpo ospita naturalmente la candida e che un equilibrio nella flora batterica e nelle nostre difese immunitarie sono cruciali per mantenere la candida sotto controllo, prevenendo così potenziali infezioni e problemi di salute.

yogurt e candida

Nella maggioranza dei casi, le infezioni associate alla sottospecie Candida albicans sono predominanti, e la variante più comune è quella che coinvolge l’area vaginale. Si stima che circa tre quarti di tutte le donne abbiano affrontato almeno una volta nella vita un episodio di candida vulvovaginale, mentre tra il 5% e il 10% di esse ha subito ricadute. Questo dato evidenzia l’ampia diffusione e l’impatto significativo che l’infezione vaginale da candida può avere sulla salute femminile. D’altra parte, la candidosi intestinale è un fenomeno molto meno frequente e di solito è connesso a condizioni più gravi, come la disbiosi intestinale o l’indebolimento del sistema immunitario.

Sebbene la candidosi intestinale sia meno diffusa della forma vaginale, può comunque avere impatti rilevanti sulla salute e richiedere un trattamento specifico per risolvere l’infezione e ripristinare l’equilibrio della flora intestinale. La prevenzione e il trattamento tempestivo delle infezioni da candida, sia vaginale che intestinale, sono cruciali per garantire il benessere generale e prevenire eventuali complicazioni a lungo termine.

L’ alimentazione in tal senso ha lo scopo di contrastare la candida focalizzandosi sull’inibire la sua eccessiva proliferazione, privandola delle fonti di nutrimento necessarie per la sua crescita e allo stesso tempo rafforzando le difese immunitarie dell’organismo per contrastarla in modo efficace.

yogurt e candida

Vediamo quali sono i 2 principali “falsi miti” legati all’alimentazione di cui si sente spesso parlare in relazione allo sviluppo della candida:

  1. La candidosi viene favorita dall’apporto di zuccheri semplici introdotti con la dieta. Secondo questa ipotesi i batteri utilizzerebbero gli zuccheri semplici introdotti con l’alimentazione abituale per crescere e svilupparsi. In realtà, questi dati non sono mai stati confermati da nessuno studio, possiamo affermare piuttosto che in all’interno di una dieta bilanciata ed equilibrata l’eccesso di zuccheri semplici non è mai indicato, dovrebbero piuttosto attestarsi ad una quota inferiore al 15% rispetto all’apporto energetico totale complessivo.
  2. Oltre alla restrizione degli zuccheri semplici, viene spesso consigliato di eliminare anche i carboidrati complessi, i quali, come già accennato, costituiscono una parte essenziale di una dieta equilibrata e dovrebbero fornire circa il 45-60% dell’energia totale. Tale restrizione è spesso associata al fatto che molti alimenti ricchi di carboidrati complessi subiscono processi di fermentazione con l’intervento di vari microorganismi, tra cui il lievito di birra. Secondo alcune fonti online, si suggerisce che tali microorganismi potrebbero contribuire ulteriormente alla proliferazione della Candida. Tuttavia, al momento non esistono evidenze scientifiche chiare che supportino questa ipotesi.

In realtà, l’ interazione tra dieta e microbiota è molto complessa e ad oggi è necessario considerare altri fattori oltre agli zuccheri nella progettazione di interventi dietetici per la disbiosi vaginale, come la composizione complessiva della dieta, la presenza di altri nutrienti che potrebbero influenzare il microbiota vaginale e l’effetto di altri comportamenti e stili di vita sulla salute vaginale.

Pertanto, la decisione di escludere qualsiasi fonte di zucchero dalla propria alimentazione non sembra essere una strategia ottimale per contrastare la candidosi. Anche perchè spesso ci si dimentica del fatto per cui diversi microrganismi presenti nel nostro corpo utilizzano il glucosio derivato dal metabolismo degli alimenti per la loro sopravvivenza.

Il glucosio, tra le altre fonti energetiche, è presente non solo nei carboidrati semplici, comunemente noti come zuccheri, ma anche nei carboidrati complessi, come cereali e alimenti amidacei, considerati pilastri di una dieta sana ed equilibrata!

Il processo di digestione dei carboidrati complessi nel tratto digestivo comporta la loro decomposizione in singoli monosaccaridi, ossia zuccheri, prima dell’assorbimento intestinale e dell’ingresso nel flusso sanguigno. Inoltre, il nostro organismo possiede la capacità di sintetizzare glucosio, la principale fonte di energia, anche a partire da altri nutrienti come grassi e proteine, in caso di necessità.

Per questo motivo non è sufficiente concentrarsi esclusivamente sull’esclusione degli zuccheri per contrastare la sua proliferazione. Un approccio completo dovrebbe piuttosto prendere in considerazione la composizione generale della dieta, comprendendo la qualità e la quantità di carboidrati complessi e semplici, nonché la gestione complessiva dell’equilibrio del microbiota intestinale.

Per queste ragioni è fondamentale porsi sempre una serie di interrogativi e avere una valutazione critica delle raccomandazioni dietetiche diffuse sul web. È essenziale considerare che i carboidrati complessi, come quelli presenti nei cereali integrali, nelle verdure e nelle leguminose, forniscono una vasta gamma di nutrienti essenziali, come fibre, vitamine e minerali, che sono fondamentali per il mantenimento della salute generale. L’eliminazione indiscriminata di questi alimenti potrebbe comportare carenze nutrizionali e influenzare negativamente la salute a lungo termine.

Inoltre, il processo di fermentazione naturale utilizzato nella preparazione di alcuni cibi, come il pane e lo yogurt, può contribuire alla diversità della nostra flora intestinale, che a sua volta può influenzare positivamente la salute digestiva e immunitaria. Per questo, l’idea di eliminare completamente questi alimenti dalla dieta per contrastare la candidosi potrebbe essere eccessivamente limitante e non basata su evidenze scientifiche solide.

È chiaro che una corretta alimentazione rappresenti un pilastro fondamentale per il mantenimento di uno stato di salute ottimale. Ridurre l’assunzione di zuccheri liberi, che includono quelli naturalmente presenti in alimenti come il miele, gli sciroppi, i succhi di frutta e i succhi di frutta concentrati, oltre agli zuccheri aggiunti, a meno del 10% dell’energia totale (preferibilmente al 5%) è una raccomandazione universale per la salute dell’organismo.

Questo approccio si basa sulle evidenze scientifiche che collegano un consumo eccessivo di zuccheri con un aumento del rischio di obesità, malattie cardiache, diabete e altre patologie metaboliche. Mantenere una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e grassi sani, è essenziale per fornire al corpo i nutrienti necessari per funzionare in modo ottimale e sostenere un sistema immunitario forte.

Tuttavia, quando si tratta di gestire la candidosi, è importante considerare che i trattamenti più efficaci mirano principalmente a eliminare il patogeno mediante terapie antimicotiche specifiche e a prevenire la ricolonizzazione utilizzando probiotici localizzati.

Le terapie antimicotiche possono comprendere farmaci antifungini, sia sotto forma di compresse, creme o ovuli, a seconda della sede e della gravità dell’infezione. Allo stesso tempo, l’uso di probiotici, soprattutto quelli contenenti ceppi di Lactobacillus, può essere utile nel ripristinare l’equilibrio della flora microbica naturale e contrastare la proliferazione eccessiva di Candida.

Quali alimenti preferire? yogurt e candida, esiste una relazione?

yogurt e candida


L’ alimentazione consigliata per contrastare l’eccessiva proliferazione di Candida suggerisce l’inclusione di alcuni alimenti noti per il loro potenziale benefico per la salute intestinale e il sistema immunitario. Fondamentale è l’assunzione regolare di Lattobacilli, una delle fonti principali nella nostra dieta è rappresentata proprio dallo yogurt non zuccherato, che è ricco di probiotici, batteri amici dell’intestino in grado di promuovere un ambiente intestinale sano e contrastare la crescita di Candida. Un’ alternativa allo yogurt dal sapore meno acidulo può essere il kefir, una bevenda fermentata.

Importante è inoltre il consumo di pesce, che fornisce importanti acidi grassi omega-3, le uova, una fonte di proteine di alta qualità, la carne magra, che è ricca di proteine ma bassa in grassi saturi, e l’olio di oliva e altri oli di semi, che sono fonti di grassi benefici.

Il riso integrale è un’altra opzione preferibile rispetto al riso bianco, poiché fornisce fibre e altri nutrienti benefici. In generale, il consumo di pasti completi, aiuta ad avere nel complesso un’alimentazione varia ed equilibrata, anche nell’ottica di prevenzione alle recidive di candidosi.

Questa dieta mirata non solo mira a contrastare l’eccessiva crescita di Candida, ma anche a promuovere la salute generale attraverso la scelta oculata di alimenti che favoriscono l’equilibrio della flora intestinale, riducono l’infiammazione e sostengono le difese immunitarie.

Nel contesto di un regime alimentare volto a contrastare l’eccessiva proliferazione di Candida, viene assegnata un’ importanza agli integratori, che giocano un ruolo chiave nel supportare il trattamento e il mantenimento dell’equilibrio intestinale.

Tra questi integratori figurano i probiotici, in particolare i batteri appartenenti al genere Lactobacillus, conosciuti per il loro ruolo nel promuovere la salute dell’intestino e nel riequilibrare la flora microbica. I prebiotici, come i frutto-oligosaccaridi (FOS) e l’inulina, forniscono il nutrimento necessario per favorire la crescita dei batteri benefici nell’intestino, contribuendo così a mantenere un adeguato ambiente intestinale.

Integrazione si o no?

Le formulazioni probiotiche e prebiotiche, disponibili in vari integratori e alimenti funzionali, sono spesso raccomandate per favorire l’equilibrio della flora intestinale.

I complementi a base di fibre solubili, come la pectina, la gomma di guar, i semi di psillio e i semi di lino, sono inoltre spesso raccomandati per il loro ruolo nel favorire la regolarità intestinale e nel supportare la crescita dei batteri benefici nell’intestino.

L’uso di integratori tuttavia dovrebbe essere sempre supervisionato da un professionista sanitario qualificato, in quanto possono interagire con altri farmaci o avere effetti collaterali indesiderati. Inoltre, è importante scegliere integratori di alta qualità da fonti affidabili per garantire la loro efficacia e sicurezza.

Integrare la dieta con questi integratori può essere parte di un approccio globale nel trattamento della candidosi e nel supporto della salute intestinale complessiva.

In definitiva, cosa fare?

  • Concentriamoci sull’adozione di uno stile alimentare sano e bilanciato, come quello della dieta mediterranea, che, in generale, è considerato benefico per la salute. È interessante notare che un tale regime potrebbe anche portare benefici nella prevenzione e nel trattamento di recidive di candidosi.
  • Valutare le raccomandazioni per uno stile di vita salutare, facendo riferimento alle linee guida fornite nelle recensioni e nei documenti scientifici. Queste raccomandazioni spaziano dal non fumare, una pratica associata a molteplici rischi per la salute, all’uso di biancheria intima ampia e di cotone, che favorisce la ventilazione e previene l’accumulo di umidità nella zona intima, riducendo così il rischio di infezioni da Candida.
  • Potenziare il sistema immunitario è fondamentale per contrastare le infezioni, compresa la candidosi. Ciò può essere raggiunto adottando una serie di comportamenti salutari, tra cui il mantenimento di un adeguato ritmo sonno-veglia e l’implementazione di regolari sessioni di attività fisica. Il sonno di qualità e sufficiente, insieme all’esercizio regolare, sono noti per sostenere le difese immunitarie e contribuire al benessere generale.
  • Mantenere un diario alimentare può essere un’ulteriore strategia utile per valutare la propria dieta e individuare eventuali carenze nutrizionali o abitudini alimentari. Tenere traccia di ciò che si mangia può fornire informazioni preziose sia per l’individuo stesso che per il dietista, consentendo di apportare eventuali modifiche mirate per migliorare la qualità della dieta e sostenere la salute generale.

In sintesi, mentre è importante adottare un approccio consapevole alla dieta per gestire la candidosi, è altrettanto importante evitare estremismi e considerare l’equilibrio nutrizionale complessivo della dieta.

Consultare un dietista qualificato può essere utile per individuare le strategie dietetiche più appropriate e sostenibili per affrontare questa condizione. Un approccio integrato che includa cambiamenti nella dieta, terapie farmacologiche e l’uso di probiotici può offrire risultati migliori nel trattamento e nella prevenzione delle infezioni da Candida.

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